'
  Regolamento combattimenti
 

NORME GENERALI

 

 

 

 

LE CATEGORIE DEGLI INCONTRI

1. Dai 10 ai 13 anni compiuti: bambini (categorie miste).

2. Dai 15 ai 17 anni compiuti: speranze (categorie maschile e femminile).

3. Dai 18 anni in poi: adulti debuttanti (categorie maschile e femminile da cintura blu a 3°cap).

4. Dai 18 anni in poi: adulti cinture superiori (categorie maschile e femminile da cintura gialla a 3° dang).

5. Categorie di massima suddivise in frazioni da 10 Kg con una variabile di +/- 2 Kg

 

 

 

 

 

DURATA DEGLI INCONTRI

1. Categoria debuttanti (da cintura blu a 3° cap): il combattimento si svolge sulla distanza di 3 round da un 2 minuti ciascuno con pausa di trenta secondi.

2. Categoria cinture superiori (da cintura nera a 3° dang): il combattimento si svolge sulla distanza di 3 round da 3 minuti ciascuno con una pausa di un minuto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

COLPI VALIDI

Ø Tutti i colpi a mano aperta e chiusa.

Ø Sono permessi calci di qualsiasi tipo, tranne quelli diretti all’articolazione del ginocchio o alla schiena.

Ø Tutte le tecniche di spazzata.

Ø Sono consentiti tutti i tipi di proiezione, tranne proiettare volontariamente l’avversario sul capo o sul collo o fuori dal ring o tatami.

Ø Tutte le tecniche di ginocchio al corpo.

Ø I colpi di ginocchio sono possibili solo al corpo ed alle gambe, con o senza trazione del capo.

Ø Il bersaglio valido è tutto il corpo con l’esclusione della nuca, della colonna vertebrale e del triangolo genitale e della carotide.

Ø Le percussioni valide sono pugni, calci e ginocchiate e gomitate al busto.

Ø I colpi di pugno, piede, ginocchia e gomito dal collo in giù, in particolare le ginocchiate devono essere controllate. (solo per cinture dalla Blu a III° cap)

Ø I colpi di, piede, ginocchia e gomito dal collo i giù, i colpi di pugno possono essere tirati al viso. (solo per cinture dalla Gialla in poi)

Ø Colpire l’avversario a terra (l’avversario si considera atterrato quando si poggia al suolo con un qualsiasi altro punto oltre ai piedi) o da terra.

Ø Sono valide le forbici in volo o con il posizionamento delle mani o del corpo a terra.

Ø Sono valide le leve di tallone, sono valide tutte le leve, sono valide le leve cervicali (solo per cinture Gialle in poi)

COLPI PROIBITI  

Ø Colpi con le dita e strangolamenti.

Ø Colpire gli occhi e la gola

Ø Colpire al di fuori dei bersagli consentiti.

Ø Colpire con la testa.

Ø Colpire di calcio al viso quando l’avversario e a terra

Ø Artigliare o stringere con le dita la trachea, il naso, le orecchie, i capelli, i pantaloncini e le parti molli del viso.

Ø Le microleve (leve sulle dita).

Ø Il Front o il Side Kick sul ginocchio.

Ø Fuggire o evitare l’incontro.

N.B. tutti i colpi dovranno essere affondati ma nel pieno rispetto della tecnica: è proibito portare i colpi col chiaro intento di ferire o danneggiare in modo grave l’avversario.

 

 

REGOLE SPECIALI

 

 

 

(MMA-VALE TUDO- SHOOT FIGHTING)

v  Il combattimento è senza limiti di tempo, solo in caso di inattività di entrambi i combattenti al suolo, l’arbitro, dopo averli richiamati all’azione, può far ripartire il combattimento da in piedi.

v  Se un combattente è a terra e l’avversario è in piedi, quest’ultimo potrà chiedere all’arbitro di far rialzare l’altro atleta per poter riprendere l’incontro in piedi

v  In caso di uscita di entrambi gli avversari in fase di lotta, l’arbitro li farà riprendere dal centro nella medesima posizione.

 

     

 

Colpi validi e proibiti

v  Come sopra descritto

 

 

Termine del combattimento

v  Il combattimento termina con 3 battute dell’avversario, che stanno ad indicare la sua resa. Per netta superiorità, o per getto della spugna.

v  Dopo i 5 minuti, se l’arbitro centrale valuta la non efficacia delle tecniche portate, richiamerà gli atleti per 3 volte con il comando  ATTENZIONE COMBATTERE  PHAT – ÊU e a seguito del terzo richiamo chiuderà l’incontro decretando il vincitore.

I COMANDI DELL’ARBITRO CENTRALE

 

1. Quando l’arbitro centrale tende le mani aperte nella direzione dei combattenti pronunciando il vocabolo “TH«I” si ha l’arresto del combattimento.

2. Quando l’arbitro tende la mano chiusa con l’indice verso il suolo in direzione di un combattente pronunciando la parola “PHAT” indica un avvertimento; questo provoca la perdita di un punto da parte del combattente; nel caso di combattimenti a squadre si è penalizzati di un punto.

3. Quando l’arbitro si pone di fronte al combattente e porta la mano destra all’altezza della spalla sinistra dicendo il vocabolo “LOAI”, il combattente è squalificato; nel caso di combattimenti a squadre si viene penalizzati di due punti.

 

LESSICO DEI VOCABOLI D’ARBITRAGGIO

 

• PRONTI PER IL SALUTO    NGHIEM LÔ

• SALUTARE                          

• POSIZIONE DI GUARDIA   THñ

• COMBATTERE           DAU

• STOP                                     THOI 

• TORNARE AL CENTRO      VÒ CHç

• SQUALIFICA                        BI LOI

 

EQUIPAGGIAMENTO OBBLIGATORIO PER GLI INCONTRI CATEGORIA MASCHILE ADULTI

1. Un paio di guantoni 10 oz omologati.

2. Una conchiglia di protezione.

3. Un paio di parapiedi completi (calzari).

4. Un caschetto con grata (cinture gialla senza grata).

5. Un paio di paratibie.

6. Paradenti solo per le cinture gialle.

 

CATEGORIA FEMMINILE E SPERANZE

1. Come regolamento maschile con in più le seguenti regole.

2. Corpetto protettivo.

3. Guantoni 8 oz per le speranze.

 

 

 

 

CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI PUNTI

 

OTTENIMENTO DEI 3 PUNTI

Ø Tutti i calci in volo portati al viso o al busto.

Ø Proiezioni nette e pulite facendo staccare da terra tutti e due i piedi dell’avversario.

Ø Forbici compiute.

Ø Sottomissione dell’avversario

OTTENIMENTO DI 2 PUNTI

Ø Sequenza di più tecniche consecutive.

Ø Tutti calci al viso.

Ø Spazzate nette con caduta.

OTTENIMENTO DI 1 PUNTO

Ø Tutti i calci al corpo.

OTTENIMENTO DI 1/2 PUNTO

Ø Tutti i pugni al viso

 

 

ATTI PROIBITI CHE PROCURANO LA PERDITA DI UN PUNTO

Ø Attacco sulle parti del corpo non autorizzate.

Ø Afferrare l’avversario o prenderlo al capo senza portare una tecnica.

Ø Movimenti inutili per arrivare allo scadere del tempo.

Ø Mordere, graffiare, pizzicare.

Ø Effettuare degli attacchi con l’intenzione di ferire l’avversario.

Ø Domandare spiegazioni all’arbitro centrale sulle sue decisioni.

Ø Non eseguire le istruzioni dell’arbitro centrale.

Ø Snodare o annodare la cintura, sistemarsi il Vo Phuc senza chiedere il permesso dell’arbitro.

Ø Fingere di essere ferito nel tentativo di far squalificare l’avversario.

Ø Quando un contendente esce dall’area di combattimento, l’arbitro centrale dopo avere arrestato ufficialmente il combattimento, si comporterà come segue:

Ø Alla prima e seconda uscita l’arbitro centrale richiamerà non ufficialmente il combattente (ammonimento verbale).

Ø Alla terza uscita l’arbitro dovrà infliggere un avvertimento ufficiale (perdita di un punto).

Ø Per uscita si intende il praticante completamente fuori dal quadrato, quindi con entrambi i piedi.

 

 

RITIRO O SQUALIFICA DEL COMBATTENTE

Ø Quando un combattente soffre di una ferita leggera, ma insufficiente per scusarlo, oppure per ragioni minori, e chiede il permesso di ritirarsi, la sua squadra perde due punti. L’arbitro deve ad ogni modo consultare il medico e, se la ferita giustifica l’arresto dell’incontro, la squadra non perde alcun punto, mentre, nel caso di combattimento individuale, il combattente perde l’incontro per abbandono.

Ø Nel caso in cui le ferite siano procurate durante il combattimento per delle ragioni che non sono imputabili a nessun atleta, ed impediscano di continuare, il combattente che si ritirerà dal combattimento farà perdere alla sua squadra un punto (nel caso individuale l’incontro); se entrambe si ritireranno, nessuna delle squadre perderà dei punti.

Ø Il periodo di interruzione deve essere detratto dal tempo del combattimento dal cronometrista ufficiale.

Ø Alla prima interruzione l’arbitro centrale richiama in modo non ufficiale l’atleta; alla seconda lo richiama ufficialmente (perdita di un punto) e alla terza pronuncia la squalifica del combattente e la squadra perde due punti (nel caso individuale, perdita dell’incontro).

 

                            

SANZIONI DA SQUALIFICA E PERDITA DUE PUNTI

Ø Tutte le attitudini non sportive: insulti, provocazioni, proteste.

Ø Assumere un atteggiamento che possa pregiudicare la gara e lo spirito dell’arte marziale emettendo, per esempio, dei giudizi contro l’arbitro o facendo degenerare l’incontro in una rissa.

Ø Nel caso in cui i due contendenti facessero degenerare l’incontro, l’arbitro centrale deve intervenire fisicamente per separarli ed ammonirli e deve infliggere ad entrambi il “LOAI” (squalifica) .

 

 


 
 
   
 
Questo sito web è stato creato gratuitamente con SitoWebFaidate.it. Vuoi anche tu un tuo sito web?
Accedi gratuitamente